La biblioteca

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Griever_
view post Posted on 23/8/2009, 14:24




Nella biblioteca sarà possibile leggere tutti i libri e manoscritti vari del mondo di Kharia. Verranno postati dal sottoscritto e dallo staff.
Tutti i racconti avranno attinenza con il gdr.



Yason-Roven all'alba

[Un diario di guerra, scritto dalla bella Regina di Amabat durante la guerra contro gli Yason. Una battaglia sanguinosa fra due regni in continuo conflitto]

Ryna Steresy, la mia assistente, preparava il necessario affinchè il suo esercito sarebbe riuscito ad estirpare una volta per tutte quella razza ritenuta tanto diversa quanto ostica..
Io continuavo a non essere d'accordo ma ciò che da li a poco sarebbe successo era noto anche a me.
Perchè affrontarsi in una guerra così sanguinosa quando all'orizzonte vige un pericolo molto più devastante?, per la Magnacarta? no, è impossibile..è chiaro a tutti che la Magnacarta non è più in possesso agli Yason..eppure si continua a darsi battaglia uccidendo chi potrebbe davvero aiutare in uno scontro finale con gli stregoni..
Me ne vergogno, sono la Regina eppure non ho potere di decisione riguardo questo conflitto. L'esercito è tutto Ryna e mi chiedo..,perchè? cosa ho mai fatto io che ha potuto forviare i miei abitanti alla pace comune?, non è questo il metodo di sopravvivere, vi è bisogno di un'alleanza per combattere i due maghi oscuri..
La fioca luce del sole cominciava ad illuminare la valle e quando sarebbe stato per alto sarebbe cominciato il massacro. Anche il viaggio sarebbe stato duro, attraversare la piana dei lampi in quel periodo era sicuramente sconsigliabile a chiunque, ma i miei uomini erano sicuri di farcela.
La stanchezza era sovrastante ed i mostri non aiutavano quel dì che si prospettava disastroso.
Chiunque si sentiva al sicuro con me, avrei curato le ferite più gravi e quindi saremmo partiti con netto vantaggio, ma era chiaro..l'esercito dei Yason era qualcosa di invalicabile.
Qualcuno depresso dal pensiero futuro mi chiedeva ancora il vero motivo di quella guerra, io da brava regina avrei dovuto rispondere a tono: "Per il bene del paese, e per garantire territorio e uomini per un eventuale attacco nemico", ma sapevo bene che non era quella la ragione..,tale scopo si sarebbe raggiunto con un semplice trattato di alleanza..,la vera ragione era l'amore per la guerra di Ryna e il mio nullo potere su giudizio..
Era ovvio, potevo fermare quella lotta suicida ma con quali risultati?, Amabat mi avrebbe odiata e avrebbero cercato di promuovere Ryna a mio discapito.., ero vittima del mio stesso popolo. Probabilmente avrei anche rinunciato al titolo conferitomi da mio padre se non fosse stato per Stacy e Tremor, le uniche vere persone che condividono quanto di buono ho fatto per Amabat...
I fulmini erano adesso alle spalle, dinnanzi a noi...Yason-Roven.

Il nostro obbiettivo era Epentar, puntare direttamente alla corte nobile ed attentare alla regina Amila, senza di lei l'esercito sarebbe andato in caos.
Ma l'arrivo fu diverso da come lo avevamo programmato...
Orha Duren evocò la sua Summon, un'aquila nera portante auspici negativi per noi. Da sola riuscì a farsi strada fra l'esercito di punta, uccidendo decine di uomini. Stacy si armò immediatamente del suo ramo magico, la sua magia nera sarebbe stata essenziale.
Con una Firaga fu possibile sterminare la cavalleria in fase offensiva.
In men che non si dica ci trovanno a corto di uomini, non ci aspettavamo una risposta del genere da parte degli Yason, ma la loro potenza spirituale non aveva eguali.
Tremor nel frattempo, era riuscito ad infiltrarsi nel castello di Epentar, dove si supponeva ci fosse Amila.
La guerra aveva preso una piega disastrosa, i quattro guerrieri Yason capeggianti i loro eserciti sembravano assolutamente superiori.
Stacy concentrò la sua energia cercando si evocare la tempesta vicina della piana dei lampi ed effettuare così una potente Thundaga.
Nel frattempo alcuni cerberi accorsero in aiuto di Orha Duren, sembrava quasi controllarli a suo piacemento..
Le ore passarono, il fulmine di Stacy devastò l'area e sembrava quasi aver ristabilito un certo equilibrio fra gli eserciti, tutto finchè Orha non cominciò a raccogliere la sua potenza elementale del fuoco sopra la sua testa.
Ad affiancarlo vi era Carian, la bella Yason, che a sua volte concentrava il vento..
L'attacco sarebbe stato fatale per noi, una devastazione di fuoco alimentato dal vento...,la fine di Amabat!
Dall'interno del castello però una forte esplosione fece distrarre Orha e Carian che preoccupati per Amila, accorsero immediatamente.
Tremor aveva sconfitto Azhady, a sua volta a difesa della regina.
Era riuscito a prevalere ma era troppo provato per sfuggire all'assalto imminente degli altri due guerrieri Yason.
Io ero fra i feriti sulla valle, non potevo accorrere e Stacy era ancora provata per la Thundaga effettuata. Sembrava la fine.
Non vedevo da nessuna parte Ryna, dove si era cacciata? uccisa?.
Improvvisamente però successe qualcosa di incredibile, Una Summon alata sfrecciò fuori dal tetto del castello..alla sua groppa aveva Tremor che estremamente provato era ovviamente svenuto senza forze.
Io ordinai la ritirata e in quel momento vidi Ryna ferita zoppicante verso il confine..
L'esercito di Amila era devastato quasi quanto il nostro e senza le forze per inseguire la nostra fuga decisero di chiudersi a trincea per medicare i feriti. La guerra era finita, aveva vinto Yason-Roven, avevamo perso molti uomini..ma ero ancora viva.

Da quel giorno non ricevemmo più notizie da Yason-Roven, ero certa che non bisognava farsela nemica, gli stregoni da una parte, Amila e i suoi guerrieri dall'altra..
Tremor stava bene, ma al suo risveglio non riuscì a spiegarsi l'accaduto..,chi era quella Summon?
Ryna invece si riprese immediatamente, grazie anche alle mie cure, ma la sua testardaggine cominciava a non essere più tollerabile.

Syria Misat

Edited by Griever_ - 24/8/2009, 00:45
 
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Griever_
view post Posted on 23/8/2009, 23:43




Chiudere i conti: Unico vero obbiettivo

[La guerra capeggiata da una grande donna, verso i due tiranni ormai padroni incontrastati del mondo..,unico vero obbiettivo: Fermare questa furia demoniaca..]

Era finalmente mattina, la mattina in cui ci saremmo spinti verso i due stregoni..
Non ne potevamo più di dipendere dal loro potere oscuro e così decidemmo finalmente di agire a modo nostro. Battere quelle insulse creature e concederci finalmente la dovuta gloria.
Mi ero messa i miei scaldamuscoli preferiti e quelle cavigliere tanto apprezzate da coloro che mi stimavano come una grande guerriera. Poi afferrai la mia spada, non avevo bisogno di altro per poter fronteggiare quei maghi del terrore..avevo la rabbia e la sete di vendetta che sarebbero state già devastanti da sole, il resto lo avrei fatto con la mia esperienza e con quella dei miei compagni.
Cloud Jerdil mi fiancheggiava e dietro di noi vi era l'esercito chiamato in causa per sconfiggere quei maledetti stregoni.
La meta era il castello nero nell'isola di Nekros, molto lontano dalle terre continentali..un'isola non segnalata dalle mappe e protagonista di molte leggende di maledizioni. Ma nulla, niente fermava il nostro passo e salpando con la nave verso quell'obbiettivo affilavamo le nostre armi in attesa di sguainarle ed usarle a dovere.
Sulla nave feci la conoscenza di molti guerrieri molto cordiali con me, mi trattavano come un vero punto di refimento ed io ricambiavo i loro sorrisi con la mia abilità sul campo di battaglia.
Era bella combattere e vincere per il proprio regno, ma a volte ricordavo che ho un figlio da dover sfamare..e un marito da dover amare. Forse la mia è solo freddezza..,forse vivo solo per la guerra e nient'altro..,ma la mia famiglia è ciò che mi tiene viva qui..fra la gente che muore e quella che alza le braccia al cielo ringraziando di essere sopravvissuta un'altro giorno.
Ma in fondo combattevo anche per questo: Uccidere gli stregoni e poter tornare da Damian e Shinan dicendo loro che la felicità ed il sorriso sarà l'unica nuova cosa presente da quel momento in poi..

Ora siamo qui, attraccati nell'isola maledetta, in cerca dei due maledetti tiranni...
Gli heartless sono immediatamente aggressivi e dobbiamo dare prova della nostra abilità combattiva per sopravvivedere alla loro prima ondata. Poi alcuni demoni cercano di arrestare i miei obbiettivi facendo esattamente la fine dei loro simile poco prima.
Niente ci fermava, e con la lama della mia arma sporca del sangue nemico ci accingevamo a raggiungere il castello nero.
Il cammino sembra interminabile ma finalmente vediamo in lontananza qualcosa ergersi..,era lì..la nostra meta.

Un gruppo di demoni armati di falce ci attaccò immediatamente ma con prudenza e prepotenza riuscimmo a respingere gli attacchi. Partimmo in 40 ed eravamo ancora tutti sani e salvi.
Le nostre gloriose fantasie vennero però interrotte dall'arrivo di un demone devastante. Il suo aspetto era identico a Shiva, ma il suo riflesso era oscuro...una Summon demoniaca.
Con i suoi attacchi glaciali riuscì a congelare circa 10 uomini..,ciò che seguì fu un suo schiocco di dita e la totale distruzione consecutiva..
Io non ci vidi più dalla rabbia e con gli occhi offuscati dalle lacrime per i miei compagni concentrai l'energia magica nella spada per poi sparare letteralmente due fendenti alla bella compagna del diavolo. I colpi furono accusati in modo completi ed evidentemente cominciava a faticare non poco. Cloud mi fece cenno e senza pensarci un'attimo usai una delle mie magia più potenti: Slowga. Shina sembrava quasi inerte e senza poter contrattaccare subì la lacerazione da parte di Cloud, alla sua spada poteva aggiungersi un'altra vittima demone alle tante già presenti.
Accostati distruggemmo l'entrata ed avanzammo seguiti dagli ultimi 6 uomini.
Era bastata una Summon a disintegrare il nostro esercito d'elitè..,che cosa potevamo fare?.
Il castello era colmo d'oscurità finchè dal fondo del corridoio non fu orecchiabile una voce..
"Mai distrurbare la meditazione di uno stregone...,morirete senza neanche accorgervi di cosa vi stia succedendo..."
A quelle parole seguirono la comparsa di centinai di demoni ed Heartless, fu una catastrofe..
Rimasti in 4 cercavamo di uccidere coloro che ci circondavano ma era impresa impossibile. Poi vidi il riflesso di una falce arrivare verso di me ma alcuni spari ritardarono quel momento fino a rinviarlo completamente..
Un uomo dai capelli argentati vestito di rosso cominciò completamente da solo a fare piazza pulita dei nemici, schernandoli per giunta..
Poi si ricolse a noi sopravvissuti:
"La strega Artemisia e più avanti, ho rotto lo specchio malefico con cui vi controllava, non si aspetterà il vostro arrivo..,forza io tempo impegnati loro!"
Senza farmelo ripetere più volte ripresi la mia spada e mi diressi verso il cuore del castello seguita da Cloud e altri due cavalieri. Era come diceva quel tipo misterioso, la strega era lì sorpresa del nostro arrivo, non si sarebbe mai immaginata che saremmo sopravvissuti a quella orda di avversari...
Era la strega Artemisia, quello era il suo nome e da sola, senza essere accompagnata dall'altro stregone adesso assente, non sembrava così inarrestabile...
Evidentemente però non era così.
Alzando il suo bastone al cielo evocò una quantità di potere elettrico talmente potenza da distruggere solo con l'energia raccolta l'intera stanza.
La strega punto verso di noi lanciando due Thundaga consecutive. fummo disintegrati con solo un colpo, in seguito fece volteggiare ancora la sua arma concentrando il suo potere. Conoscevo quei movimenti...,Collasso!. Cercai di alzarmi e caricando tutta la mia potenza magica eseguì una Tabula Rasa verso la strega. Il colpo devastò l'area, finemmo nuovamente fuori dal castello..,la strega sembrava sparita.

Siamo adesso lì, in 4 doloranti in cerca di qualcosa volteggiante nell'aria, ma niente.., po...[...]

In ricordo di una leggenda vivente, finisco le pagine di questo diario di guerra..
Arrivai nel luogo sentendo l'esplosione, quello che trovai non mi piacque affatto. La strega fiancheggiata da Valefor oscuro aveva di fronte Livy e Cloud, entrambi sfiniti e mal ridotti.
Presi Ebany&Ivory e sparando ad alta frequenza riuscii ad atterrare Valefor nero, poi estrassi Rebellion e come immune alla barriera riflettoria di Artemisia riuscii ad attaccarla in modo devastante. Lei cadde per terra quasi incredula e capendo di potersi trovare in difficoltà richiamò immediatamente dell'altro potere magico per chiudere alla svelta lo scontro.
Il suo attacco fu Shock, il mio sangue demoniaco mi permise di resistere senza grossi problemi ma quell'attimo di lampo le diede il tempo di fuggire in groppa Valefor oscuro, sicuramente alla ricerca dell'aiuto dell'altro Stregone..
Cloud era vivo anche se mal ridotto, Livy sembrava al limite.
Scortai il primo al castello per poi portare la seconda alla foresta vicina dove gli avrei fatto ingerire un elisir.
Non ve ne fu il tempo, mi strinse la mano morente..chidendomi di vegliare sul suo unico figlio e di allenarlo..allenarlo per farlo diventare forte più di sua madre.
Poi mi sussurrò qualcosa chiudendo gli occhi..: "La..Magnacarta..,proteggilo..dalla...Mag.."
Il desiderio di una donna simbolo di un regno..,non potevo che eseguirlo alla lettera.
La seppellì in modo glorioso come era giusto che sia per poi voltarmi verso una "giusta causa".
Giuro che quei maledetti stregoni e i loro sudditi del male.. moriranno, verranno disintegrati, come li ha disintegrati mio padre prima di me..,con un'unica differenza..io non verrò sconfitto!. Jackpot.

Livy Maiden - Dante
 
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